Cosa visitare

Ferrara, città del Rinascimento Patrimonio UNESCO

Una città straordinaria, dove il fascino e l'atmosfera del suo glorioso passato si sono conservati nel tempo in armonia con la vivacità culturale del presente.

Castello Estense

Ideato come fortezza medievale, poi diventato residenza di governo nel Rinascimento della Corte estense,nel Novecento elevato a emblema dalla pittura metafisica di Giorgio de Chirico, il Castello Estense si trova proprio al centro della città murata e non si può non andare a scoprirlo.

 È senz’altro il simbolo della potenza degli Este.

Fu il Marchese Nicolò II ad iniziarne i lavori di costruzione nel 1385. Antica sede delle milizie estensi, con officine, armerie, magazzini e scuderie, si trasformò poi in residenza nobiliare abitata dai signori della città nella parte alta del castello. La visita agli appartamenti, della cappella, delle cucine, delle prigioni e del giardino consente di approfondire la vita della corte Estense, rivivendo le atmosfere della vita quotidiana di una delle famiglie più importanti del Rinascimento.

Cattedrale di San Giorgio

E' il più importante monumento medievale della città, inaugurato nel 1135. Ad attrarre subito lo sguardo sono i marmi bianchi della sua facciata, così come di marmo è il suo campanile rinascimentale (1441-1596) attribuito ai disegni di Leon Battista Alberti.

Una volta entrati è possibile contemplare la tela del Guercino (1629) e nel catino dell’abside l’affresco del Giudizio Universale del Bastianino (1580).

Palazzo dei diamanti

Il Palazzo dei Diamanti prende il suo nome dal bugnato esterno delle sue mura, composto da ottomilacinquecento blocchi di marmo bianco con venature rosa, sbozzati e sfaccettati a punta come la pietra preziosa da cui prende il nome: il diamante. E' una tra le principali attrazioni turistiche della città, un edificio che, per lo splendore e la particolarità della sua struttura

Viene considerato tra le principali e più rappresentative costruzioni del Rinascimento Italiano.

Palazzo Schifanoia

Sorto attorno al 1385-1391 come residenza ricreativa suburbana per “schifar”, ovvero “schivar”, la noia, il palazzo fu poi ampliato per volere di Borso d’Este (1450-1471) che plasmò l’edificio a sua immagine e somiglianza, rendendolo sontuoso e unico, a misura della grandezza europea della Ferrara del tempo.

Dopo essere stato paragonato a una «gemma incastonata in un anello» ed essere stato fulcro della vita di corte nel Quattro e Cinquecento, Schifanoia subisce un lento declino che ne altera funzione e forme, fino a quando, nell’Ottocento, la riscoperta delle decorazioni del Salone dei Mesi determina nel 1898 la volontà di fare dell’ex delizia il nuovo museo civico. 

Via delle Volte

Suggestiva, poetica quando la nebbia avvolge la città. La strada, di origine altomedievale (ix secolo), era il retro della riva del Po che anticamente transitava per Ferrara, cresciuta inizialmente lungo il suo corso come una città commerciale. All’epoca la via era affiancata dai magazzini dei mercanti e il collegamento coi caseggiati era fornito dagli archi che ancora caratterizzano la strada, rendendola la più emblematica della città medievale.

Più tarda, invece, è la tipica pavimentazione a ciottolo diffusa solo a partire dal ’700.

All’incrocio con corso Porta Reno la Torre dei Leuti, del x secolo, è l’unica sopravvissuta di 32 torri gentilizie di età comunale.

Le mura di Ferrara

A Ferrara la bicicletta è un’istituzione, un simbolo o semplicemente il mezzo più comodo e veloce per vivere la città. Un itinerario per scoprire Ferrara a pedali è ricalcarne il tracciato delle sue mura.

Terrapieni alberati e valli per difendersi sono diventati in tempo di pace un parco pubblico.

Nel 1529 studiate pure da Michelangelo, le Mura di Ferrara (9 km) sono un modello di architettura militare apprezzabile in sella, sia dall’alto sia dal fossato un tempo allagato.

Partendo da viale Belvedere si percorre il tratto nord, costruito sotto Ercole I da Biagio Rossetti nel timore di Venezia (1493-1505). Si susseguono bassi torrioni circolari, mentre qua e là nella cinta appaiono fuciliere, cammini di ronda e cannoniere, coi filari di alberi a ulteriore rinforzo sia per la cortina muraria sia per l’altezza.

A metà del tratto settentrionale si apre la porta degli Angeli (1525), mentre nel vertice di nord-est sporge la punta della Montagnola. A est dal torrione di S. Giovanni si susseguono alti bastioni a freccia triangolare, mentre il tracciato meridionale i bastioni sono ravvicinati ad asso di picche. Si continua verso porta di S. Pietro e Porta Paola, dove è documentata la storia delle mura, ottima occasione per poggiare la bici e riordinare le idee! 

Meis

A pochi passi dal centro storico di Ferrara, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) permette di ripercorrere oltre due millenni di storia ebraica in Italia. Un’esposizione in continua evoluzione, allestita in quelle che un tempo erano le carceri cittadine.

Da spazio di reclusione a luogo di incontro e di scambio

questa è la storia del MEIS, un museo dedicato alla cultura millenaria di una popolazione presente nel nostro paese da 2200 anni.

Un progetto ambizioso, che testimonia il valore del dialogo tra culture, all’interno di un’ampia riqualificazione urbana della zona della Darsena.

Corso Ercole D'Este

Un cambio di scena tra Medioevo e Rinascimento nel teatro della storia ferrarese. Anche l’Unesco si è accorto che l’antica via degli Angeli è una delle più belle vie del mondo. Congiunge il Castello alla porta da cui nel 1598 gli Estensi lasciarono per sempre Ferrara. La fiancheggiano i palazzi signorili innalzati sui terreni dati dal duca alle famiglie favorite, a cominciare dal N. 1 dove sorge il palazzo già del Monte di Pietà (1756-61).

Mentre dall’incrocio con via Padiglioni si inquadra in fondo il palazzo Naselli-Crispi.

La sequenza continua con il palazzo Giglioli-Varano, palazzo Gulinelli, il rossettiano palazzo di Giulio d’Este e il neoclassico palazzo Camerini. La via si apre quindi nella quinta incantevole del quadrivio degli Angeli, l’incrocio della strada con corso Porta Mare e corso Biagio Rossetti. 

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